"Le scarpe sulle rive del Danubbio" è un'opera del regista Can Togay, realizzata insieme allo scultore Gyula Pauer.
L'opera raffigura delle scarpe poste sulla sponda del Danubio sul lato di Pest e ricorda un massacro di cittadini ebrei compiuto dai miliziani del Partito delle Croci Frecciate durante la seconda guerra mondiale.
L'opera raffigura delle scarpe poste sulla sponda del Danubio sul lato di Pest e ricorda un massacro di cittadini ebrei compiuto dai miliziani del Partito delle Croci Frecciate durante la seconda guerra mondiale.
Il bastione dei Pescatori o Halászbástya è un bastione in stile neogotico e neoromanico situato sulla riva di Buda del Danubio, sul colle del castello di Budapestvicino alla chiesa di Mattia. È stato progettato e costruito tra il 1895 e il 1902 su disegno di Frigyes Schulek. Tra il 1947-48, il figlio di Frigyes Schulek, János Schulek, ha condotto il progetto di restauro per riparare i danni patiti durante la seconda guerra mondiale.
Dalle torri e dalla terrazza con vista panoramica si può ammirare l'isola Margherita, la zona di Pest e la collina Gellert.
Le sue sette torri rappresentano le sette tribù magiare che si insediarono nel bacino dei Carpazi nell'896.
Il bastione prende il nome dalla corporazione dei pescatori che era stata incaricata di difendere questo tratto di mura della città durante il Medioevo.
Una statua di bronzo di Stefano I d'Ungheria su un cavallo, eretta nel 1906, è posta tra il bastione e la chiesa. Il piedistallo è stato fatto da Alajos Stróbl, sulla base dei piani di Frigyes Schulek, in stile neo-romanico, con incisi alcuni episodi che illustrano la vita del re.
Il Ponte delle Catene (in ungherese Széchenyi Lánchíd), è il ponte più vecchio e indubbiamente anche il più noto di Budapest. Per collegare le due parti della città, è stata scelta la soluzione di un ponte sospeso la cui campata centrale, compresa tra due piloni, era all'epoca tra le maggiori al mondo (202 m di lunghezza). Il ponte è decorato all'entrata da statue di leoni, sculture che, a dispetto della tradizione, rappresentano il re degli animali senza lingua. Il traffico scorre sotto i due archi/piloni di impianto neoclassico, mentre i marciapiedi, presso i due piloni, passano dalla parte esterna degli archi appoggiandosi su mensole. Si trasforma in zona pedonale nei giorni festivi.
La chiesa di Mattia si trova al centro della Szentháromság tér (piazza della Santa Trinità) a Budapest. Nonostante sia comunemente chiamata con il nome di Mattia Corvino, il vero nome della chiesa è Nostra Signora Assunta della Collina del Castello ed è dedicato alla Madonna.
Fu costruita tra il 1255 e il 1269 per la volontà del re Béla IV d'Ungheria. Nel 1541 venne trasformata in una moschea dai turchi, per poi passare ai gesuiti. Nel 1873 e il 1896 fu oggetto di restauri da parte dell'architetto Frigyes Schulek che la ricostruì parzialmente in stile neogotico. È uno degli edifici più interessanti della città di Budapest e patrimonio artistico e turistico della città.
Nella chiesa re Mattia Corvino si sposò due volte e vi furono incoronati Francesco Giuseppe I d'Austria nel 1867 e Carlo IV nel1916.
È dotata all'esterno di portali di grande pregio, mentre l'interno è diviso in tre navate con preziose vetrate e affreschi. Vi è inoltre la cappella funeraria reale dove si possono trovare i sarcofagi di Béla III d'Ungheria e di Anna di Chatillon.
Il Parlamento di Budapest è il simbolo della città ungherese ed una delle mete turistiche più famose del paese. Si trova sulla sponda del Danubio dalla parte di Pest. Si tratta di un classico esempio di architettura neogotica, ma a sviluppo orizzontale ed integrata da elementi architettonici di altri stili.
Fu concepito nell'Ottocento per sottolineare, con un palazzo fastoso e rappresentativo, l'indipendenza finalmente raggiunta degli ungheresi all'interno dell'impero Austro-Ungarico.